Irene Berni host “Valdirose” e il mio racconto tramite un servizio fotografico di branding
Ecco il secondo capitolo del mio progetto “Racconto la luce di…”
Nel primo capitolo ho presentato questo progetto e ho raccontato della mia giornata con Enrica Mannari.
Oggi vi porto ad incontrare Irene Berni host del B&B Valdirose tramite il mio servizio fotografico di branding.
Io ed Irene ci conosciamo già da diverso tempo, ci incrociavamo sempre ai tempi dei mercatini di antiquariato o artigianato, è stato bello rivederla, fotografarla ed ascoltarla nel suo ambiente, circondata da tutto ciò che ama.
Irene gestisce un B&B alle porte di Firenze, un meraviglioso angolo ricco di dettagli ricercati e curati minuziosamente. Poliedrica e creativa: oltre ad essere un’esperta host del Valdirose, ha scritto dei libri ed è una bravissima content creator.
Negli anni l’ho vista crescere e rendere il suo lavoro riconosciuto e apprezzato, così ho pensato che raccontare la sua storia e il suo percorso potesse essere di ispirazione.
Irene è dunque la seconda protagonista del mio progetto “Racconto la luce di…”
Ho pensato a questo progetto fotografico perché volevo qualcosa che fosse di motivazione e di spinta per riuscire a realizzare i nostri sogni, un viaggio fotografico attraverso le storie di alcune donne professioniste, che hanno raggiunto i loro obiettivi e non smettono di crearne nuovi. Figure il cui percorso sarà sicuramente di ispirazione e carica.
Nonostante conosca da molti anni Irene non ero mai andata al Valdirose, ne avevo sempre sentito parlare e mi aveva sempre incuriosita ed è stato proprio come me lo aspettavo: un angolo fra le colline toscane con uno stile unico, illuminato da una bellissima luce e ricco di oggetti vintage con tanto charme per impreziosire ogni angolo.
Irene racconta tutto questo con la sua delicatezza, la sua gentilezza e positività. Mi ha accolto con il suo sorriso, abbiamo chiaccherato a lungo e alle mie fotografie si è prestata con piacere.
Ho chiesto a Irene come fosse nata l’idea di questo posto e sono stata sorpresa di scoprire che inizialmente il B&B era stato aperto da suo padre e lei, soltanto in un secondo momento, ne ha presto parte.
“Mio padre decise di trasformare la casa in B&B. Io avevo da 7 anni un mio piccolo negozio, non volevo dedicarmi a questo progetto ma non ho potuto farne a meno. Ho così iniziato ad affiancarlo con piccoli suggerimenti e piano piano mi sono trovata a doverlo aiutare un po’ in tutto .
Questo lavoro è stata una palestra per me .
Dovendo fare molto da sola ho acquisito tante skills che oggi mi sono indispensabili.
La cosa più bella del mio percorso è che sono andata tanto avanti rimanendo sempre nel posto in cui sono nata!“
Cosa ami di più del tuo lavoro?
Il fatto che ogni giorno cambi.
Mi consente di esprimere la mia creatività a 360 gradi .
Un giorno sono stylist, l’altro cuoca, l’altro fotografa : adoro !
Il suo percorso è stato costellato di tantissimi progetti, che io ho visto da lontano, così le ho chiesto cosa si dice quando qualcosa non ha funzionato come avrebbe voluto o quando sente di non avere la motivazione giusta!
Cerco di focalizzarmi su ciò che ho imparato. La nostra conoscenza si basa sull’esperienza e per capire cosa non fare o come migliorare dobbiamo necessariamente sbagliare.
Cosa diresti all’Irene di 10 anni fa?
Non puoi capire quel che ti sta per accadere. Se te lo racconto non ci credi!
Ma la cosa che più la spinge e la fa sentire fiera è la sua famiglia.
La mia famiglia : gli occhi fieri dei miei genitori di mia figlia e mio marito . Attraverso i loro occhi tutto quello che faccio ha senso
Quando sogni ad occhi aperti cosa vedi…
Più che sognare ad occhi aperti io focalizzo e cerco di visualizzare ciò per cui sto lavorando: voglio avere ancora più tempo. Tempo per viaggiare, tempo da dedicare a progetti personali, tempo per godermi la vita !
Ecco concluso questo mio articolo, sono rientrata a casa contenta di aver incontrato Irene e aver passato qualche ora in sua compagnia. Per me è stato una conferma del fatto che la costanza e la passione per il nostro lavoro sono gli strumenti più potenti che abbiamo e spero di essere riuscita a trasmettere anche a voi questi valori.
In fine ho chiesto a Irene cosa ne pensasse di questa mattinata e come le era sembrato lavorare con me..
È stato tutto molto naturale, avevo l’impressione che tu cercassi semplicemente la miglior luce per me. Un po’ come se tu avessi un bel mazzo di fiori e stessi cercando il posto migliore in cui posizionarlo per goderne.
Ai tuoi occhi non c’era niente da cambiare o migliorare in me, l’ho apprezzato!
Grazie Irene e grazie a tutti per aver letto fino qua!
Questo racconto è stato un servizio fotografico di branding. Per raccontarmi il vostro progetto o per maggiori informazioni scrivetemi dalla pagina contatti, vi aspetto!
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