Progetto “Racconto la luce di … Sara Tassi”

Dated // 12 Lug 2022 • Filed under // Branding, Senza categoria

Con la finestra aperta per far entrare un po’ di quella arietta fresca delle prime ore del mattino scrivo il terzo capitolo del mio progetto “Racconto la luce di…”

Questo mese sono riuscita a scrivere ben tre articoli! L’articolo sull’identità visiva e l’articolo in collaborazione con la Dottoressa Indirli sul legame fra psicologia e fotografia e poi quello che stai leggendo.

Le bambine sono dal padre e io mi metto in modalità recupero lavoro arretrato, nuovi shooting, mail da inviare, ma non dimentico un pò di riposo e anche qualche giornata di vacanza.

Come dicevo sono qui con la finestra aperta, presto prenderà il suo post il ventilatore, queste temperature non sono adatte a me che inizio a fantasticare di viaggi in Bretagna.

Ho voluto intraprendere questo progetto per infondere il messaggio che con fermezza e costanza possiamo intraprendere tutti i percorsi che desideriamo intraprendere e raggiungere i nostri obiettivi, oggi più che mai il racconto di Sara Tassi ci ispirerà.

Ho conosciuto Sara grazie ad Enrica Mannari, che con il suo potere di unire le persone affini ci ha fatto conoscere. In realtà la seguivo su instagram, ma non avevo mai avuto modo di incontrarla, mi è piaciuta subito.

Il suo percorso è emozionante, Sara ha inseguito con tenacia il suo sogno ma restando fedele al suo animo gentile e delicato. Lei arriva con garbo ed eleganza e ti mette subito a tuo agio. 

Sara è una couturière e i suoi abiti rispecchiano il suo animo e il suo stile raffinato.

Le ho chiesto di raccontarmi la sua storia e mi ha rivelato che il suo percorso è “simpatico”!

Diplomata in ragioneria che, in seguito, decide di cambiare direzione e frequentare Polimoda di Firenze per inseguire la passione ardente di creare abiti.

Servizio fotografico branding

E a noi i cambi di rotta, l’inseguire i sogni e svoltare gli angoli ci piacciono molto!!

Ho lavorato per aziende piccole in cui osservare il ciclo di creazione completo.

Il mio sogno è sempre stato quello di creare il mio brand e la mia azienda, scelta molto coraggiosa quando hai poco più di 20 anni.


Nel 2009, dopo 3 anni come stilista presso 2 case di moda toscane, ho aperto la partita iva.
Il diploma di ragioneria alla fine mi è pure servito!


Oggi sono dentro la realtà che ho sempre sognato, nel 2016 ho aperto il mio atelier e negozio dove accolgo donne di ogni età che hanno il desiderio di realizzare un abito a misura di sogno.


Non è stato sempre così, prima di aprire la sartoria vendevo i miei campionari ai negozi di tutta Italia (che nel 2011-2012 erano più di 25) e tramite fiere di settore.


L’idea della sartoria l’ho avuta perchè mi piace avere il contatto con il cliente finale, dialogare, far provare i capi e modificarli all’occorrenza e poi mi domandavano spesso “ma io dove ti ritrovo? .

 
Ecco che il bisogno di avere un luogo tutto mio era diventato quasi necessario.

Sara cosa ami del tuo lavoro?

Senza dubbio la fase della ricerca tessuti, per me così stimolante ma anche la fase di progettazione del capo a manichino e gli sdifettamenti mi danno sempre un grande stimolo a fare sempre meglio.

Le vestibilità perfette sono il mio tallone di Achille.

Ma non si può essere sempre motivati e determinati, quindi ho chiesto a Sara cosa si dice quando un progetto non è andato bene o la motivazione viene meno.

Respira e ritrova la concentrazione, non puoi essere sempre al 100% . 
Spesso è più facile ritrovare l’ispirazione facendo qualcosa di diverso, che ti distragga la mente.
I progetti andati male mi fanno riflettere e sono proprio da questi che imparo molto di più. 

Cosa diretti a Sara di 10 anni fà o alla ragazza 20enne che da ragioneria vuole realizzare un sogno?

Brava! a volte bisogna dirselo no? Riconoscere i traguardi raggiunti ed essere fiere di noi stesse. Mi sento di aver percorso molta strada ma allo stesso tempo aver imparato tanto soprattutto dagli sbagli.

Si è vero dirsi brava è un’affermazione di consapevolezza forte che ci può spingere ancora di più!

Ma cosa ti rende fiera di te?

In primis i sorrisi delle mie clienti e i loro “Grazie Sara” poi quando realizzo, dopo sdifettamenti vari, il modello che sognavo e avevo in mente.

Quando sogni ad occhi aperti cosa vedi?

Sono davvero soddisfatta di ciò che ho realizzato in questi anni, ma se devo proprio sognare penso ad un’esclusiva boutique con vista su central park 

Sara come ti sei trovata a lavorare con me?

Molto bene, sei riuscita a farmi mettere a mio agio, non era semplice.
Sei una persona super professionale e motivata. Riesci a leggere nell’anima le persone attraverso uno scatto. Incredibile

Grazie Sara, questo è il più bel complimento mi si possa fare, gli anni di esperienza a parte, sapere che riesco ad arrivare al vostro animo con ascolto ed empatia è la cosa più bella mi si possa dire.

Grazie di esserti raccontata attraverso il mio obiettivo.

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